FAITH
Identità di un gruppo Ultras
Sin dall'inizio del secolo scorso, Bologna ha avuto un legame profondo con la pallacanestro. Negli anni '90, ha raggiunto l'apice della sua relazione con questo sport, diventandone l'epicentro cestistico. La città è stata acclamata come la “Basket City” non solo in Italia, ma addirittura in tutta Europa A coinvolgere un ampio pubblico di sostenitori e appassionati, infatti, contribuisce la tifoseria senza eguali di uno dei gruppi ultras più longevi della storia italiana: La Fossa dei Leoni.
La Fortitudo, squadra di cui la Fossa dei Leoni è un fiero e incrollabile baluardo, ha costruito la propria identità non solo attraverso i successi sul campo, ma soprattutto grazie alla profonda connessione con i suoi tifosi. Tifosi che rappresentano un elemento fondamentale per la squadra, guidandola con un appassionato e travolgente sostegno. La Fortitudo ha, per anni, estratto dal cuore e dall'anima dei suoi sostenitori gli ingredienti essenziali per sentirsi invincibile a prescindere dal punteggio raggiunto nelle partite. A dimostrare che la vera forza di un gruppo Ultras non si fonda tanto su un buon rendimento stagionale, quanto sui legami che evoca il senso di una reciproca appartenenza.
La Fossa dei Leoni, con più di mezzo secolo di storia alle spalle, guida il destino della Fortitudo dagli spalti del Paladozza già dal 1970. Spirito di condivisione, fede ed entusiasmo sono le caratteristiche della piccola comunità che gli Ultras animano per sostenere i loro idoli. Queste particolarità hanno reso la Fossa dei Leoni la tifoseria più numerosa del campionato, evidenziando un coinvolgimento massiccio di sostenitori e appassionati senza precedenti, il cui impatto si è riflettuto nei palazzetti con affluenze da record. Attraverso la propria creatività, la Fossa ha riscosso successo per le sue coreografie, un affresco iconico che ha fatto da sfondo ai passaggi dei giocatori e non solo. Le voci innalzate dai suoi cori, le stesse voci che si manifestano oltre i confini delle mura del PalaDozza, hanno sostenuto la squadra nel tempo, a qualunque costo. Il suo logo tatuato sulla pelle, il suo brand di vestiti, il suo ritmo tribale nelle trasferte hanno dato alla squadra la forza di lottare e ai membri del gruppo un simbolo identificativo attraverso cui riconoscersi in una collettività familiare. Da oltre 50 anni, la Fossa dei Leoni, originariamente legata al supporto della squadra, ha consolidato la propria presenza grazie a un senso più ampio di solidarietà, esteso dai suoi membri non solo alla squadra ma anche alla comunità locale, diventandone parte integrante del tessuto sociale bolognese. In altre parole, il gruppo Ultras della Fortitudo ha risposto a una domanda di senso, riuscendo a portare la connessione e i valori assorbiti nel campo sportivo all'interno della quotidianità di ogni iscritto. Ogni cambiamento della vita dei membri, come un matrimonio, assume per la Fossa un significato importante e viene celebrato collettivamente.
Legati da un sistema di valori condivisi, le voci della Fossa hanno creato una propria ritualità. I momenti di aggregazione, sostenuti dal principio di incitamento della squadra, hanno fatto sì che i giocatori non sentissero la mancanza dei propri affezionati nemmeno fuori casa. Innalzare la propria bandiera, difendendo un ideale, si è tramutato in un atto di fede che si manifesta nei pellegrinaggi durante le trasferte. Valorizzando l'inclusività tra i propri soci, la Fossa istituisce ogni giorno un'organizzazione completa, una democrazia orizzontale, attraverso la conduzione di incontri e riunioni in cui tutti possono esprimersi e in cui il genere dei membri è relativo. La carta stampata della fanzine e le frequenze del programma radiofonico sono i canali privilegiati attraverso cui viene rafforzato il senso di appartenenza di ogni componente del gruppo.
Il senso di coesione, solidarietà e supporto per la squadra, istituzionalizzato dal basso e rafforzati da una simbologia pervasiva, si articolano in un’organizzazione sociale ed in un modello affettivo capaci di creare quegli spazi liturgici che fanno dello sport una fede .
FAITH è il nome di questo progetto, FAITH è ciò che si scorge attraverso gli scatti dell'autore, FAITH è ciò che lega la Fossa dei Leoni da più di mezzo secolo.
Foto di Matteo Bergami
Testo di Ilona Babkina, Ludovica Brognoli














